Accanto al “Bicicchi”, c’e’ la Sala del Coniglio, tutti gli anni, per San Biagio e’ visitabile dal pubblico, gli altri giorni per vederla si deve chiedere in Comune perche’ oggi e’ di sua propieta’.

Questa sala fu di propieta’ dell’ultima Contessa Imperiale, Toparca della Versilia, di titolo Angioino. Erede di quei Tomei Albiani degli Streghi che tanta parte ebbero nella storia di Pietrasanta. La nobidonna aveva sposato un pietrasantino, simpatico e bizzarro, della quale era un cameriere, si chiamava Chiappa, detto il “Vampiro”. Costui ebbe una pizzeria a porta a Lucca una cinquantina di anni orsono.
Dopo sposato, si faceva chiamare “Conte Chiappa”, ma forse la improvvisa “noblesse” lo rendeva ancor piu’ bizzarro che mai. Nella sua pizzeria, a mezzanotte, faceva uno spettacolino nel quale , il “Conte” vestito e truccato da vampiro, si chiudeva in una cassa da morto.
Una sera, “Marasca” e “Gi zampa” con la sveltezza di un lampo, nella cassa, ce lo inchiodarono. Il povero “vampiro”, a forza di forze , sfondo’ il sotto della bara fra urli, bestemmie e risate degli astanti. Lo spettacolo pero’, non lo rifece. (Questo episodio cosi’ PIETRASANTINO mi e’ stato narrato da mio marito), i due burloni nominati per soprannome, si chiamavano Bruno Barsanti (marasca), e Luigi Tesconi (Gi’ zampa ).

Articolo di Grace Bartalena

 


 

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